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La Magia della Natura e le sue Meraviglie

martedì 12 febbraio 2013

DA SUBER......(SUGHERO).....A SUVERETO




Oggi nell'ormai consueto viaggio virtuale SENSAZIONE NATURA vi porta a scoprire SUVERETO in provincia di Livorno, un borgo non a caso inserito nell'esclusivo circolo dei "borghi più belli d'Italia".
Divideremo il servizio in tre parti, le prime due dedicate al borgo, la terza dedicata alla splendida Rocca Aldobrandesca intorno alla quale si sviluppò Suvereto e che ancora oggi le sue maestose rovine dominano.

I primi cenni storici risalgono all'anno 973 d.c, quando sembrano iniziare i primi lavori di costruzione del "Castello di Sughereto" intorno al quale si svilupperà nuovo e più grande insediamento che diventa nei tempi successivi, dal toponimo: "suber"sughero...SUVERETO borgo medievale fortificato, racchiuso dentro cinta muraria  dotata di due porte di accesso, Porta di sotto e Porta di sopra .
Ancora evidente è la presenza della cinta muraria e dei torrioni (sei) che se pur trasformati in abitazioni, fanno comprendere la castellatura a forma di pentagono del borgo.

Molto ben conservato e mantenuto, mostra tutto il suo splendore attraverso le sue strade lastricate, i suoi edifici storici e le sue chiese.
Tradizione e folklore ne fanno poi, uno dei borghi più attivi e visitati della Toscana.
La sua manifestazione più famosa è "La Sagra del cinghiale", giunta quest'anno alla 54.a edizione.
Suvereto conta ad oggi oltre 3.000 abitanti ed è sede di importanti ed apprezzatissime aziende vinicole.



Questa è Porta di sotto (sec. XII) una delle porte di accesso dalle quali si pentrare nel centro storico.



Al fianco sinistro prima dell'entrata da Porta di sotto, potremo vedere la Chiesa di S. Giusto (sec.XII).
Edificio che sembra essere stato costruito su strutture paleocristiane fù completato nel 1189, rappresentò anche importante sede vescovile.


Particolari di portale romanico dell'entrata in San.Giusto.



Questa è la Porta di sopra detta anche Porticciola, che dà appunto il nome al rione.
Rione da secoli tra i più attivi e vivaci di Suvereto.

Qui è nata mia Mamma e abitavano i miei nonni, qui ho trascorso spledidi momenti della mia gioventù. (Pungitopo)


Questa foto anche se in maniera non perfetta, dimostra l'evidente presenza delle mura.
Mura che ancora oggi mostrano la loro potente resistenza, in alto si scorge la Rocca.



Ecco come si presenta oggi un torrione, il torrione Porticciola.
Se pur trasformato nel tempo, lascia ancora immaginare la sua forma ed il suo impiego originale.



Entrati da una porta, ecco una delle caratteristiche vie del borgo, dove la pietra è interprete principale...(insieme alle auto!!)

Con i suoi originari lastricati e le facciate delle case, con "pietre intente ancor a sopportar lo tempo"...(mia estemporanea... licenza poetica).


Ancora pietra, abitazioni e vicoli.



In fondo a questo, si intravede lo splendido Palazzo Comunale con la sua Loggia dei Giudici e la Torre dell'Orologio ovviamente visibile da quasi tutto il borgo




Facciata del Palazzo Comunale edificio da sempre adibito a sede istituzionale, offre ancora oggi tutto il suo originale e immutato splendore.




La Loggia dei Giudici, vista da diversa angolazione.

E' da questa loggia che i giudici e i reggenti del borgo, annunciavano al popolo verdetti decisioni e richieste di nuove tasse.
Da allora ad oggi forse è cambiato solo il metodo di comunicazione delle richieste; i giudici annunciavano le richieste dalla loggia, oggi a noi ci arrivano per posta.
Rimane comunque splendido e suggestivo edificio, la cui bellezza è esaltata del colore rosso del mattone in stupendo contrasto con la pietra viva.


Suvereto è piccolo raccolto e basta poco per giungere alla Chiesa di S.Maria sopra la porta.

Un pregevole manufatto esaltato ancora dalla combinazione mattone pietra, che merita di essere visto anche nella sua parte posteriore...segue foto (e c'è sempre un'auto di troppo!!).



La leggenda narra che la sacra effige della Madonna col bambino conservata nella Chiesa,
riuscì a compiere un miracolo durante una forte inondazione della parte bassa del borgo.

Durante un improvviso allagamento dovuto a pioggia eccezionale, che avrebbe sommerso la parte bassa della Porta di sotto, l'immagine della Madonna avrebbe fatto aprire controcorrente i pesantissimi portali, permettendo alle acque di defluire e salvando quindi numerose vite umane .
La sacra immagine da allora è gelosamente custodita e venerata presso questa splendida chiesa.

Termina con questa foto la prima parte dedicata a Suvereto, tra un pò presenteremo anche le altre parti, come sempre corredate da immagini e brevi commenti continuando così questo viaggio virtuale con il quale abbiamo tentato di portarvi a SUVERETO.
 
"SUVERETO"....(parte seconda).
Come promesso continua oggi la seconda parte dedicata a Suvereto. 
Già in parte descritto è borgo medievale inserito nel "circuito dei borghi più belli d'Italia".
Borgo, sede di importanti ed apprezzate case vinicole, borgo che è ancora in grado di offrire attraverso la bellezza del suo antico progetto urbano, il suo antico, stupefacente fascino.

Particolarmente affascinanti sono i suoi numerosi vicoli.




Vicoli aperti, cioè formati, dalle facciate contrapposte tra di loro degli edifici. 
Oppure vicoli coperti, che passavano addirittura sotto gli edifici stessi.




I vicoli coperti avevano molteplici scopi.
Permettevano di raggiungere in maniera pratica più zone del borgo, che solitamente appare raccolto, quasi compresso e la possibilità di creare vie appariva poco praticabile.

Ecco che con lo stratagemma architettonico dei vicoli coperti, si passava da una zona all'altra senza troppo impegno, da sotto le abitazioni....geniale!!


Ma forse lo scopo principale dei vicoli era di ordine strategico difensivo.
Infatti questi erano dotati di resistenti porte minori che una volta chiuse permettevano di suddividere il borgo in settori.
Qualora le porte principali di accesso fossero state violate, si chiudevano le porte minori di accesso ai vicoli appunto e quindi potevano essere isolate le zone desiderate.
Trasformandole così in ultima possibilità difensiva, oppure trappola fatale.
Il vicolo era quindi possibilità di unione ma anche di ...  necessaria divisione.

Attraverso i vicoli, coperti o scoperti..meravigliosi, si giunge presso la Chiesa del SS.Crocifisso. (foto corredata dall'ormai immancabile autovettura!!)


La Chiesa faceva parte di un grande ed importante convento, fondato nel 1286.
Oggi adibito a private abitazioni, offre però ancora inalterato la bellezza e lo splendore di quei tempi lontani.
Famoso è al suo interno, la pregevole opera rappresentata dal Chiostro di S.Francesco.

 


Splendida testimonianza è un manufatto a pianta quadrata con cinque arcate su colonna per lato, esaltato da una perfetta combinazione armonica tra pietra e mattone.
In origine disponeva nella sua parte centrale, anche di una grossa cisterna per la raccolta dell'acqua, cisterna poi smantellata nel tempo.

Il chiostro per particolare acustica e suggestiva ambientazione è centro nevralgico delle attività folkloristiche del borgo.



Che dire poi, delle volte a "tuttoarco" che compongono il soffitto del camminatoio laterale dei quattro lati del chiosco....stupende!!


Ancora un particolare di facciata di uno dei lati del Chiosco di S.Francesco, questa volta senza auto....ma con un vecchio "vespone px", riparato sotto lo splendido camminatoio.

Seguiranno alcune foto a tema libero, che mostrano tutta la suggestiva bellezza di Suvereto, da comprendere ed apprezzare anche senza parole.

 .
 

Ho scattato questa foto, per aver poi l'occasione di raccontare, particolare cenno storico su Suvereto.
Durante il trasporto delle imperiali spoglie di Arrigo VII di Lussemburgo, morto i quel di Buonconvento, i responsabili di tale operazione decisero di fermare la salma dell'imperatore a Suvereto, prima di proseguire alla volta di Pisa, dove questa doveva trovare sepoltura definitiva.

Le spoglie mortali del defunto necessitarono però di una doverosa sistemazione, fù proprio in questa zona detta "l'insegna", praticamente dietro la Chiesa di S.Franceso che avvenne la "cottura", la "lessatura" della salma del povero Arrigo VII.
Particolare forse un pò macabro ma significativo per raccontare parte della storia di Suvereto.

Concludo questa seconda parte dedicata a questo borgo, che attraverso strade e vicoli ci ha portato in alcuni angoli tra i più suggestivi di Suvereto.
Ma non finisce ancora, dobbiamo infine visitar la rocca.



"La ROCCA Aldobrandesca di SUVERETO".

Eccoci giunti infine a visitar la ROCCA.

La Rocca Aldobrandesca di Suvereto è ancora imponente manufatto che domina il borgo. Edificio le cui origini sembrano risalire all'anno 973 d.c, il primo cenno storico scritto su documento, fa riferimento a tale struttura proprio in quell'anno.
Sembra sia stata costruita sopra i resti di ancora più antica fortificazione e che le sue origini abbiano inizio, subito dopo il periodo successivo la caduta dell' impero romano.


 Così ci appare dal suo lato di accesso, piacevolmente libero e gratuito.


Fù voluta  dalla famiglia comitale degli Aldobrandeschi, potenti signori padroni della zona e non solo.
Concepita più come struttura difensiva che come  residenziale,subì diversi cambiamenti nel corso della sua storia.


Tutto ha inizio da questa torre rettangolare, nucleo centrale intorno al quale si sviluppa tutto il progetto della Rocca, ancora ben conservata eccettuato questo collasso laterale.


Le mutevoli esigenze difensive, imposero parallelamente notevoli cambiamenti ed ampliamenti.
La torre fù addirittura sbassata fino ad un'altezza di circa 3 mt, rinforzata e modificata alla base, fù poi ricostruita e portata all'altezza originale.


Questa foto (non perfetta) mostra a sinistra la scritta che inizia con :.."Questa opera fù iniziata nell'anno del Signore 1308".
Appunto in quell'anno iniziarono le opere di ampliamento e di rinforzo della Rocca.


Ecco come si presentò e come si presenta ancora oggi la Rocca una volta terminati i lavori.

Seguono immagini relative ad un interno visitabile dell'edificio.



Particolari....


Entrando in questo ambiente si prova ancora quel misterioso senso di forte, di possente.
E' in ambienti come questo che dobbiamo soffermarci e lasciare andar via la nostra immaginazione.

Inoltre non si può rimanere non affascinati dall'abilità, dalla sapienza con le quali sono state disposte le pietre ed i mattoni.


Da questa foto che ancora risalta quell'armonia di pietra, si capisce anche che in successivi periodi furono edificati a scopo resindenziale, locali su tre piani, ancora oggi praticabili.


Questa in definitiva è stata...è....e speriamo che per sempre sia, la splendida Rocca di Suvereto.
Adesso seguiranno un paio di scatti effettuati dalla Rocca su angoli di tetti del borgo.
Tetti ma anche scorci di splendida Toscana, la mia Toscana...la Vostra Toscana, splendida regione della Nostra nazione, la NOSTRA ITALIA.

 

Scendiamo dalla Rocca, oltrepassiamo ancora uno splendido arco merlato, divenuto dimora di piante di cappero.
Ancora angolo suggestivo di questo stupendo borgo, felicità per gli occhi, piacevole sensazione per il cuore.


Grazie Suvereto per ciò che hai voluto, che hai saputo preservare per potercelo oggi mostrare.
Grazie per averci fatto provare di nuovo quelle straordinarie fantastiche, magiche emozioni che solo luoghi come quelli che tu possiedi e ci mostri, possono ancora farci provare.

Grazie soprattutto per averci ricordato con le tue struggenti e riflessive bellezze,  che anche noi  potenti e sicuri, uomini d'oggi.... SIAMO E SAREMO ANCHE NOI,.... SOLO STORIA!!.
Gli Admin.
                                                                                                                                  

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2 commenti:

Ernesto ha detto...

Bellissimo questo Borgo Toscano, la sagra del cinghiale sicuramente da non perdere....fortunato ad aver trascorso momenti belli della gioventù in questo Borgo.
Ciao

Unknown ha detto...

Avendo l'opportunutà è posto veramente da vedere.
Ciao dagli Admin.