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La Magia della Natura e le sue Meraviglie

giovedì 12 dicembre 2013

"TITO è sparito"



TITO era solito trascorrere l'inverno in un giardino situato in via De Gasperi a Piombino in provincia di Livorno.

Aveva l'abitudine di presentarsi puntuale davanti all'entrata di due garage non appena sentiva alzarsi le serrande, quello era il segnale e Tito puntuale arrivava svolazzando e saltellando, per prendersi le sue razioni di cibo ed offrire in cambio tanta allegria esprimendo tutto il suo concentrato di energia e vivacità.

Con il suo incedere a volte goffo, tutto gonfio nelle fredde giornate, era sempre pronto a scacciare eventuali intrusi e rivendicare così la sua supremazia davanti ai....garage. 
Tito era un PETTIROSSO un piccolo uccello passeriforme, scientificamente classificato come Erithacus rubecula.



Il Pettirosso è  un uccelletto passeriforme, appartenente alla famiglia delle Muscicapidae.

Ha petto e fronte caratterizzato da piume di colore arancione, il resto del corpo invece si presenta di colore bruno oliva con delicatissime screziature di bianco.



Compie migrazione a corto raggio discendendo dal Nord Europa, dalle montagne verso le pianure, stabilendosi non solo nei boschi ma spesso e volentieri nei parchi cittadini e nei nostri giardini.



Ha carattere fiero, orgoglioso quasi spavaldo e tende a prendere facile confidenza con l'uomo.


Nella stagione invernale per combattere il freddo ha bisogno di molti grassi, quindi lo osserveremo  sempre intento a cacciare, da buon insettivoro quale è insetti, piccole lumache e vermi.
Ottimo opportunista possiamo ritrovarcelo vicino mentre magari stiamo zappando e rivoltando la terra, intento ed attento nella ricerca di  più facile cibo.

Cibo che con pazienza e costanza possiamo offrire, un Pettirosso non resiste a lungo a prelibate offerte come piccole molliche di pane, vermetti e pezzettini di formaggio, del quale questi piccoli volatili sembrano essere particolarmente ghiotti.

Sarebbe azione da non compiere, poichè il simpatico uccelletto ben presto si abituerà alle prelibate offerte di cibo così abbondante e soprattutto così facile, ritornando alle sue origini alle sue difficoltà che la Natura gli impone, potrebbe poi trovare difficoltà nel dover iniziare a procacciarsi di nuovo e da solo il cibo.


Non nidifica  sui rami ma nelle spaccature o nei buchi degli alberi, alle basi di siepi e anche in oggetti lasciati abbandonati dall'uomo, suoi nidi sono stati segnalati persino nelle tasche di indumenti lasciati inutilizzati in capanni.

Costruisce un nido a coppa circolare, dove depone le uova ed alleva i suoi piccoli.


Emette un richiamo particolare che consiste in un TIC ritmato e frequente, mentre il canto è rappresentato da un piacevole gorgheggio, udibile anche nelle ore notturne.

E' un volatile dallo spiccato senso di territorialità, sia da parte dei maschi che delle femmine, peraltro simili (maschi e femmine) per completa assenza di disformismo sessuale.
Inoltre sia il maschio che le femmina emettono lo stesso canto, fenomeno non troppo frequente in altre specie.

Non si sottraggono dall'ingaggiare vere e proprie zuffe il cui risultato a volte può risultare persino mortale, pur di  rivendicare e quindi difendere il proprio territorio.

Curiosità sul Pettirosso: 
Il suo cuore compie fino a 980 battiti al minuto.

Si orienta come tutti i migratori attraverso il campo magnetico terrestre, solo che lo fà usando soprattutto l'occhio destro, con il quale non solo riesce a seguirlo, ma addirittura a...vederlo!

Leggende sul Pettirosso: 

La leggenda più comune e conosciuta narra che questo piccolo uccello si sia insanguinato il petto e la fronte con il sangue di Gesù, nel tentativo di rimuovere con il becco la corona di spine che gli cingeva la testa. 

Questo in sintesi è il Pettirosso, questo curioso uccellino fino ad oggi facile preda non solo di gatti ma soprattutto dell'uomo, che lo ha sempre "cacciato" soprattutto con trappole e tecniche di uccelagione illegali, uccello del quale ne è severamente proibita la cattura....(fatta eccezione per i....gatti).

E quello nelle splendide foto era TITO un simpatico Pettirosso che per qualche anno si presentava puntuale al suo "domicilio invernale", per ricevere generose  quanto gradite offerte di cibo
Ad oggi TITO è sparito con dispiacere dei proprietari dei garage, che il piccolo uccello ormai da anni frequentava.

Forse ha compiuto la sua ultima migrazione, la vita media di un Pettirosso ha durata massima di circa cinque anni, forse ha incontrato un astuto micio... o forse è rimasto vittima di illecite pratiche di cattura, che purtroppo nonostante divieti o relativi controlli, continuano ad essere praticate. 

Ma noi vogliamo credere, che Tito abbia solo cambiato residenza, che magari sia in altro giardino intento a difenderlo da altri suoi simili, intento a gustarsi i prelibati vermetti che qualche altro uomo buono ha deciso di offrirgli...... ne siamo certi... è andata a finire proprio così....Tito è in un altro giardino...TITO è....in tutti i vostri giardini..... cercatelo e lo troverete!

Ringraziamo e salutiamo insieme a tutti Voi l'Amico Conti Luciano per le splendide foto concesse.

14 dicembre 2013


Ad impreziosire questo servizio, alleghiamo alcuni fantastici scatti di molto tempo fà inviati dall'Amico Samdro Ieri, nostro iscritto al blog.
Non avendo all'epoca una macchina digitale Sandro ha fotografato le foto stesse, anche se non molto chiare rendono bene l'idea, anzi più che l'idea, il significato.

Anche Sandro ha conosciuto......"TITO"... un pettirosso che raccolse piccolino in strada e  che con  tanto amore riuscì ad allevare, per un certo periodo di tempo divenne addirittura parte della famiglia.
Ormai chiameremo anche questo pettirosso..."Tito". Quando incontreremo uno di questi simpatici uccellini chiamiamolo semplicemente "Tito".


Ecco.."Tito"..  che come detto in un messaggio da Sandro era molto ghiotto di piccoli vermetti dei funghi, qui lo vediamo mentre osserva attento l'eventuale presenza di qualcuno di questi possibili inquilini in una bella amanita caesarea.


Il pettirosso di Sandro era libero di entrare ed uscire di casa quando voleva, finestre aperte permettendo, eccolo ancora intento ad individuare eventuali bocconcini nella verdura dell'orto ancora da lavare.


Il "Tito" di Sandro partecipava anche ai festeggiamenti del Natale, felice di poter approfittare dello splendido albero....meravigliato dai suoi grossi e lucenti "frutti".


Ultimo scatto tra quelli inviati e da noi ritenuti eccezionali, in quanto dimostrano che l'AMORE tra uomini ed animali è una cosa possibile ed è qualcosa di straordinario.
Ognuno di noi nella vita dovrebbe incontrare, conoscere ed Amare un..."Tito"..riteniamo sarebbe un'esperienza davvero fantastica e...indimenticabile!
Un saluto e un ringraziamento a Sandro Ieri per gli stupendi scatti concessi.



Gli Admin.

 


  
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2 commenti:

Andrea ha detto...

Bellissima storia questa di Tito da tramandare ai posteri.
Ciao e di nuovo Buon Anno a tutti voi!!!!

Unknown ha detto...

Sono tutte cose meravigliosamente vere e davvero interessanti da trasmettere magari ai nostri bambini..ipegnati purtroppo in "tutt'altre faccende"!!!
Grazie Andrea per aver apprezzato un saluto e Buon Anno dagli Admin.