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La Magia della Natura e le sue Meraviglie

venerdì 15 febbraio 2013

PESCA - TECNICA BOLOGNESE





TECNICA BOLOGNESE




Solitamente chi ama la natura e tutto ciò che la riguarda, risulta essere anche appassionato di pesca.
Chi ama il bosco, con i suoi profumi i suoi suoni i suoi colori, ritrova e riprova le stesse sensazioni, anche in ambiente marino.

Così anche Pungitopo dopo andare per bosco a funghi, coltiva un'altra grande passione la pesca.
In definitiva pur di stare all'aria aperta, su una barca, su una spiaggia o su una scogliera, pratico quasi tutti i tipi di pesca, ma la tecnica che prediligo in assoluto è rappresentata dalla pesca con la canna bolognese.



Ne posseggo uno svariato numero, di varie lunghezze da impiegare nei posti e con le tecniche  più disparate.




Premetto che innaugurando la sezione pesca, Pungitopo non vuole insegnare come si pesca, non vuole dirvi che quella canna x è migliore di quella y....che si pesca così....o ...cosà, per questo ci sono giustamente esperti e riviste specializzate.
Pungitopo vi racconterà solo, come pesca lui e con che cosa pesca lui magari illustrando, la dove è possibile attraverso l'ausilio di foto.
Saranno post basati sulla sua semplice e personale esperienza......niente di più !!! 

Come mostrato nelle prime foto, posseggo un certo numero di canne tipo...BOLOGNESE.
Sono canne telescopiche, si montano cioè allungandole pezzo dopo pezzo fino alla lunghezza dichiarata.
Solitamente le lunghezze variano dai 5mt 6mt 7mt 8mt (qui siamo già sul..lungo), ma esistono anche marche che producono modelli con le "mezze" misure 5,50mt  6,50mt e così via.

L'impiego canne più o meno lungo varia a secondo dei luoghi e delle tecniche di pesca che si intendono praticare, esempio su di una scogliera con acque poco profonde è ottima una 5mt (ovviamente la profondita non deve appunto superare tale misura) canna leggera, poco ingombrante, di facile impiego.
Se invece intendiamo pescare in acque più profonde, da una scogliera foranea di un porto solitamente profonde, dobbiamo necessariamente salire di misura, passeremo ad una 6mt, se non addirittura ad una 7mt, in virtù del fatto che maggiore sarà la lunghezza della canna e più fondo potremo dare alla nostra lenza (piano piano affronterò tutti gli argomenti, come fondo..lenza ecc.ecc.)

Una "bolognese" è dotata di anelli guidafilo posti al termine di ogni sezione, tranne sul cimino parte nevralgica della canna dove ce ne sono alcuni scorrevoli lungo la sua lunghezza ed uno alla fine, l'ultimo chiamato apicale.
Dispone di una impugnatura detta calcio, al quale è attaccato mediante una placca, il mulinello.

Questa a somme linee è la rappresentazione di una bolo, cosi si chiama in gergo e sono sicuro che voi tutti ne conoscete...una.
In commercio ne esistono centinaia e centinaia di modelli di diverse case produttrici, c'è da uscirne quasi pazzi..ognuna ovviamente viene proposta sempre come la...migliore.

Una ottima bolo per essere considerata tale deve essere prodotta con ottimo carbonio (materiale con il quale vengono costruite) non presentare difetti di costruzione o di assemblaggio (nella fase in cui viene dotata degli anelli guidafilo e della placca porta mulinello) poi secondo me nella maggior parte dei casi in moltissime si equivalgono ...e quì mi fermo per non scatenare una guerra di opinione.

Io pesco con canne, ritenute dai più...."aggiornati" (pescatori, che buon per loro cambiano canna ogni dieci giorni.........o appena vista la prossima reclame !!!)... ormai sorpassate, ma a me hanno dato, stanno dando.....grandi e a volte...grandissime..soddisfazioni..(ultima spigola: 5chili e 250 grammi).....e sono sorpassate !!!!!.





Ad ogni BOLOil suo MULINELLO.

Una bolo non avrebbe motivo di esistere, senza avere abbinato il mulinello.
Non stò a spiegare cosa sia un mulinello, parto dal presupposto che sappiate cosa è e a che cosa serve.
Come per le canne, in commercio ne esistono a bizzeffe e come per le canne le case costruttrici, propongono in continuazione modelli dalle prestazioni sempre più esaltanti e in parte può essere vero.
Ma quando si è acquistato un ottimo modello non importa che abbia decine e decine di cuscinetti, oggi sembra che l'efficacia di un mulinello dipenda dal numero di cuscinetti che contiene.

Importante invece sono i materiali con i quali è stato costruito e come, soprattutto, viene trattato.
I nemici naturali di questi apparecchi per la pesca, sono la salsedine e la sabbia, che abbinate ad una notevole dose di incuria fanno sì che anche un mulinello con il massimo dei cuscinetti, abbia una brevissima durata.
A conferma di questo, alllego foto di mie mulinelli, alcuni dei quali mi garantiscono fedelmente le loro prestazioni, da ben diciannove anni.





Quello mostrato nella foto sopra, compie proprio quest'anno diciannove anni.
Sono molto affezionato a questo mulinello con sistema full-controll (spiegherò poi il significato di full-controll).

Mi fù regalato da mia moglie il primo Natale dopo sposati, oltre al valore affettivo dimostra ancora tutta la sua efficacia è per me un fedele alleato....quanti pesci ho salpato con quel....vecchietto.
Ho riservato a lui ed ai suoi simili sempre tutte le premure di cui necessitano: una buona lavata in acqua dolce dopo ogni pescata, un controllo ed una buona oliatura (senza eccedere) di tanto in tanto.
Con queste piccole ma necessarie operazioni il vostro, o i vostri mulinelli, avranno certamente una lunga durata.


Nella foto sopra, potete vedere illustrato un mulinello della serie full-controll.

Si capisce che si tratta di tale modello da quella leva posta sul piede dello stesso, leva che manovra appunto il sistema full-control e che permette  di pescare con fili molto sottili e provare nuove sensazioni, un piacere in più quando si pesca.

Il full-control permette durante l'azione di pesca di modulare con la punta del dito indice l'ntensità della frenata senza rischiare di rompere la lenza.
La leva ha la funzione di controllare la frizione del mulinello, tirandola appunto con la punta del dito freniamo la frizione quindi la preda non potrà prendere filo, quando la preda cerca la fuga ed ha bisogno di filo mollando la leva liberiamo nuovamente la frizione, il pesce può prendere filo e così eviteremo una sicura rottura.
Sono diciannove anni che pesco con mulinelli a sistema full-control... e non li lascio più !!!.


La pesca cona la bolo vede il suo impiego al novanta per cento dei casi del galleggiante.
Sono sempre stato attratto e lo sono ancora, dalle centinaia di forme dagli sgargianti colori dei galleggianti.
Ogni volta che entro in un negozio specializzato per la pesca, non resisto e ne devo acquistare uno.
Che poi modifico, personalizzo rendendolo efficace per le mie tecniche di pesca.


Amo pescare in scaduta dalla spiaggia (ma non disdegno anche le scogliere, dove adotto le stesse tecniche...non amo molto le zone portuali ) ed ho bisogno di galleggianti che non necessitino di piombatura sulla lenza, quindi inserisco sulla loro astina delle torpille che  raggiungono quasi la portata del galleggiante, lascio poco margine per la piombatura sulla lenza.

Queste modifiche mi permettono lanci un pò più lunghi, migliore galleggiabilità con una lenza che rimane tuttosommato...leggera.

Non evito anche l'utilizzo di galleggianti piombati, utili nei lanci a distanza, quando soprattutto le grosse occhiate stazionano e mangiano un pò più al largo.



Ad integrare la mia attrezzatura pochi ma necessari articoli, gli ami tutti di piccole dimensioni considerata le tecniche di pesca che pratico.
I fili anch'essi di diametro ridotto, massimo utilizzo uno 0.14, piombini, slamatore e sonda per misurare il fondale.



Attrezzo immancabile il guadino, grazie a lui riusciremo a recuperare le prede, soprattutto quelle più grandi.

                                                                          


Questo è tutto ciò che mi necessita e che utilizzo durante le mie battute di pesca con la bolo.

Materiale semplice efficace..essenziale, come semplici efficaci...essenziali sono le mie sensazioni che provo ogni qualvolta trascorro una meravigliosa sessione di pesca, sulla spiaggia...o su una scogliera del mio splendido mare.





 LA SCADUTA....secondo Pungitopo.

Ho detto che amo pescare sulla scaduta, come tutti del resto è uno dei momenti in cui catturare dei pesci risulta molto più probabile.
Sia dalla spiaggia o dagli scogli, una scaduta è rappresentata da quella situazione durante la quale il mare passa da mosso, agitato, a calmo.
E' comunque una fase intermedia, perchè non deve essere ne più mosso, ma neppure  ancora calmo.
Diciamo sono gli ultimi colpi di coda di una mareggiata.
Allego foto, scattate stamane dopo una forte libecciata, siamo già di fronte ad una situazione di scaduta.



Anche se la foto è viziata dall'ombra del sottoscritto, si nota un mare che al largo si presenta calmo, ma  in battigia...sotto, come si suol dire.....frange ancora con delle bellissime onde lunghe.


Nella prima foto si intravedono a sinistra dei pescatori, attratti dalla scaduta hanno scelto la sinistra  della spiaggia, per un motivo molto importante..la completa assenza di alghe, non sulla spiaggia, ma  in mare. L'assenza di alghe, deve essere una delle prime caratteristiche delle acque, le quali non devono essere rese torbide, da eccessive portate reflue di fiumi e nelle quali non si deve riscontrare la  presenza dì alghe che renderebbero impossibile l'azione di pesca.                                                                                                                                          
                


Riprendo un'attimo la foto sopra, per farvi notare come nell'onda che stà per scaricarsi sulla spiaggia, si possano notare delle macchie più scure formate appunto dalla presenza di alghe.
Situazione non ottimale.
Nella foto successiva invece si noterà una situazione ottimale, caratterizzata da un'onda lunga e...pulita.


Ottima situazione per pescare....in scaduta.....


Ecco l'Amico Fausto pescare con un mare in Ottima scaduta, non è detto però che il pesce abbocchi.


Fausto  è solito pescare con stivali a coscia è magico nel riuscire a non bagnarsi.


 Qualcosa e uscito, una piccola occhiata.....e poi...


.....e una salpa, che poi prontamente abbiamo rigettato in mare.

Ovviamente per affrontare questa situazione di pesca, non possiamo non dotarci di un'ottimo scafandro costituito da stivali a salopette che ci permetteranno...con molta attenzione, di stazionare e mantenersi in quel punto dove frange l'onda.....escluso l'Amico Fausto che continua a pescare da anni con gli stivalia a coscia.
Consiglio l'acquisto di ottimi prodotti in quanto il loro uso indispensabile, ci deve garantire un ottimo comfort.


                         



                                             Le LENZE....di quella "lenza"...di Pungitopo.


Ritorno a parlare di pesca.

Anche in questo post, non voglio assolutamente insegnare a pescare a nessuno, voglio solamente farvi vedere come pesca..Pungitopo, appena inizierò a tornare a pescare spero anche di mostrarvi che cosa pesca...Pungitopo.
In base all'esperienza acquisita in anni ed anni di pesca con la bolo, sono arrivato all'utilizzo quasi esclusivo di due tipi di montature, due tipi di lenze.

Trattasi di due tipi di lenze che io definisco universali, che possono andar bene cioè per quasi tutti i tipi di pesca e rendono bene anche variando i luoghi di pesca, spiaggia, scogli o zone portuali.
Sono lenze semplici sia nella costruzione, ma sopprattutto nell'utilizzo.
Cerco di illustrarle, dando un minimo di spiegazione:


Ovviamente ho raccolto la lenza in pochi...cm, ma qualcosa cmq si vede.
Usando un galleggiante da me modificato appesantito quasi per tutta la sua portata, aggiungo una girella (per evidenziare meglio ne ho usata una un pò più grande, ne uso di più piccole le micro).
La girella mi permette di unire il finale al trave, (al filo che arriva dalla bobina del mulinello, dove appunto ho montato il galleggiante), il finale (legato sotto la girella ) di un diametro che solitamente varia dallo 0.12 allo 0.14 è lungo circa 1,5 mt, massimo due, al termine del finale lego l'amo, sempre molto piccolo uno 0.14.



Ottengo così una montatura molto controllabile indicata per lanci frequenti, con basse probabilità di ingarbugliamenti e quando il momento è propizio, altamente catturante.

Per chi non è in grado di modificare i galleggianti, ne esistono i commercio di ottimi, che possono prestarsi all' utilizzo di una lenza così estremamente semplice da creare.
Mostro nella foto successiva il modello e relativo aggancio:


Quello nella foto è un galleggiante tipo "bravo", gia piombato permette ottimi lanci, limitando anch'esso il pericolo di ingarbugliamenti al minimo, molto indicato nella pesca notturna, dove la praticità di una tranquilla montatura è indispensabile.

Anche in questo caso la preparazione della lenza è simile a quella descritta sopra.
unica particolarità l'aggancio del galleggiante sul trave, che si effettua con un'apposito gancetto, due tubini di plastica e una girella, mostro dettaglio nella prossima foto:


Occorrono appunto due tubini da inserire nel trave, dentro i tubini si infilano le estremità del gancino passato prima nell'occhiello della girella, questa agganciata al galleggiante.

Chi volesse adoperare questo tipo di galleggiante può cmq chiedere al titolare del negozio di fiducia, gli appositi gancini e relativi tubini per la sua montatura...io me li faccio da solo, voi comprateli.
Come avete potuto notare, (sperando di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione), si tratta di semplicissime montature facili da imparare, facili da costruire...e vi posso garantire molto, ma molto catturanti.
Adesso concludo questo nuovo post sulla pesca, spero che il prossimo sia relativo alle catture.
Ma ancora è presto, bisogna che questa purtroppo pazza stagione si stabilizzi, occorrono mareggiate e un clima un pò più fresco, allora può darsi che Pungitopo riesca a mostrarvi cosa riesce a fare con ciò che vi ha fatto vedere finora...ovviamente è solo una promessa..speriamo che la possa mantenere.
Stefano (Admin)



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2 commenti:

gionny ha detto...

ho gradito molto questo articolo sulle canne e le montature anch'io vado a pesca ma con tecnica diversa surfcasting, ho comunque alcune canne leggere adatte allo scopo e chissà che non provi magari con l'applicazione di questi consigli sulle montature e i terminali
un saluto
giovanni

Unknown ha detto...

Contento tu abbia gradito..prova quei semplici consigli...semplici ma efficaci.
Ciao da Stefano-admin.