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La Magia della Natura e le sue Meraviglie

martedì 12 febbraio 2013

Post Natura - Incontri Particolari




SENSAZIONE NATURA, come blog e soprattutto la sezione: Sensazione Natura non può esimersi dal trattare argomenti riguardanti i nostri Amici Animali, selvatici o domestici quali essi siano.
Pertanto Pungitopo inizia a parlarne, rifacendosi agli incontri particolari che si possono avere durante le nostre uscite al bosco.

Il bosco da sempre rappresenta il luogo deputato da madre Natura, dove gli animali, i cosiddetti selvatici, trovano il loro ambiente detto habitat, ideale e necessario per la loro sopravvivenza e riproduzione.
Anche se l'uomo con i suoi interventi troppo spesso sconsiderati, scellerati altera in modo irrimediabile, quegli equilibri dei quali essi hanno bisogno per continuare non solo a sopravvivere ma soprattutto ad esistere.
In un ambiente, in un habitat sempre più ridotto e precario, i nostri Amici animali, continuano comunque a resistere, a cercare di popolare i nostri boschi.
Sono centinaia le specie classificate a rischio estinzione e quasi tutte vedono alterato, o fortemente ridotto il loro habitat cause queste che ne riducono drasticamente la loro presenza.

Comunque sia per il momento in ogni uscita al bosco, riusciamo ancora ad udire, a vedere qualcuno di questi abitanti del bosco.
Possiamo ancora vedere per quanto riguarda gli uccelli le Ghiandaie, i Merli, le Cinciallegre, nei periodi adatti Pettirossi, in inverno inoltrato il timido Scricciolo.
Ultimamente ho riscontrato una buona presenza di Picchio, soprattutto del Picchio Verde.
Nelle zone aperte vicino al bosco, massiccia è la presenza di Cornacchie grigie e di Gazze.
Sempre indaffarate a controllare le specie di falchi, che pattugliano quelle zone aperte dove per loro è più facile cacciare.
Insomma meno male che ancora qualcosa.....vola.

Inevitabile è non fare riferimento anche ai rettili, tenendo presente che anch'essi fanno parte di quel sistema tanto perfetto e necessario creato dalla Natura, anzi sono anelli fondamentali della famosa "catena", dove ogni animale è necessario all'altro, dove ogni "anello" serve da congiunzione per il successivo, là dove viene interrotta si mette in serio pericolo la continuità e il danno può essere definitivo.
Anche se accompagnati da una paura quasi ancestrale che l'uomo nutre nei confronti dei rettili, i serpenti continuano ad esistere.
 Colubri di varie specie, delle quali il più frequente è il Biacco ( milordo o colubro verde: Hierophis viridiflavus) innocuo serpente che a torto si becca tutti gli "effetti" di quella "ancestrale paura" che l'uomo nutre nei confronti dei rettili".
Poveri Biacchi, ingiustamente divenuti vittime sacrificali...lasciamoli in pace, sono utilissimi.
Ma loro  imperterriti, nonostante tutto continuano nel compito che la Natura gli ha assegnato, quello di esistere e soprattutto di....resistere, manifestandosi in discreto numero.
Ed infine siamo arrivati, parlando di rettili a....LEI...la "regina"dei boschi, delle macchie: la VIPERA.

La vipera è rettile dalla testa di forma triangolare e a punta, con un corpo tozzo terminato da una coda che si restringe in modo brusco.
Ha occhi con pupille come quelle dei felini cioè verticali, che la distingue ancor meglio dagli altri serpenti, che invece hanno occhi con pupille rotonde.
Serpente classificato velenoso....è da quì che iniziano i "dolori" per la vipera....ma è anche un serpente classificato...pacifico...non attacca, anzi si affretta a fuggire, quindi sarebbe da ritenersi non pericoloso.

Certo adottando delle semplici precauzioni, i nostri incontri con la vipera dovrebbero limitarsi al minimo e quindi limitare quasi a zero, le probabilità di essere morsi.
Basta fare un pò di rumore, magari con l'ausilio di un bastone, lei sentendoci in anticipo si defilerà silenziosa...occhio non vede... cuore non duole. 
Inoltre prestare molta attenzione, quando ci accingiamo a raccogliere un fungo o dei frutti di bosco, guardiamo sempre bene in terra prima di compiere tali operazioni, non facciamoci prendere dalla fretta, lei potrebbe essere lì, del resto lei deve essere lì...forse siamo noi che non dovremmo essere lì.

Anche se purtoppo certi casi ci informano di tragedie dovute al morso di una vipera, statisticamente di vipera non si muore, il più delle volte il tutto è derivato da uno shock anafilattico, magari per la somministrazione in tempi e metodi sbagliati del siero antivipera.
Solitamente non usciremo mai soli per boschi e poi oggi con l'ausilio del cellulare, riusciremo a controllare la situazione, l'importante è non perdere mai la calma......se ci riusciamo.
Anche nella stagione passata, la presenza di vipere è stata piuttosto...massiccia...io grazie al cielo, non ne ho vista nemmeno una....anche perchè se la vedo......viaaaaaaaaaa.... più veloce della luce.
Un appello.....non uccidetele...se potete.

Altri abitanti del bosco, possono manifestarsi alla.."gente di bosco", Daini, Caprioli e nelle zone in cui la presenza delle piante conifere è più abbondante, ho riscontrato una discreta presenza di Scoiattoli .        
Ma la presenza veramente più "massiccia" e non solo fisicamente è offerta dai Cinghiali.
Questi sono ormai da tutte le parti, con il periodo di forte siccità dei mesi scorsi, sono arrivati persino nei paesi, spinti dalla sete e dalla scarsità di cibo.

Adesso però anche loro hanno dovuto "ripiegare", visto che siamo in pieno svolgimento della caccia al cinghiale, che quà in Toscana rappresenta quasi un vero e proprio..rito.
L'incontro..particolare, o meglio ravvicinato con un cinghiale è abbastanza frequente.
Può scappare velocemente, magari dopo che siete arrivati vicino a lui..."sottovento", quando cioè l'animale avendo il vento a sfavore, ha fiutato in ritardo il vostro odore, l'odore dell'umano.
Una volta però che ci ha  fiutati e sentiti, non esiterà a gettarsi in una improvvisa e rumorosa fuga dal suo nascondiglio..e noi faremo un salto di oltre tre metri, anche noi pervasi dallo stesso suo spavento.

Solitamente il cinghiale non rappresenta un vero pericolo per chi si avventura nel bosco, tuttavia se notiamo una femmina che abbia dei piccoli è bene allontanarsi da lei, da loro, in Natura l'istinto materno è fortissimo, la sopravvivenza della specie è il primo programma che un selvatico deve svolgere e portare avanti.
Oppure possiamo avvicinarsi ad un animale ferito durante una famosa cacciata, allora reso furioso dal dolore e dalla paura, può sempre per un'istinto quello della difesa, diventare potenzialmente pericoloso.
Anche quì basta mantenere la calma, tenere l'animale sempre sotto.."tiro" con lo sguardo ed allontanarsi in maniera tranquilla ma... decisa e ...veloce.

Ho sperimentato, ma non è un dato di fatto, che se l'animale oppone una certa resistenza, ostenta una certa...sicurezza, fà un pò il gradasso..con due urli ben messi si spaventa moltissimo scappando via come un treno, finora a funzionato...speriamo continui a funzionare

Allego foto di un simpatico branco di cinghiali, che incontro abbastanza spesso nel parco di Montioni.
Si tratta di un nutrito branco formato da adulti e piccoli, che compare sempre quasi dal nulla, sono tanti e sono abbastanza abituati alla presenza umana, tuttavia ogni tanto due...urli me li fanno sempre fare...



Ovviamente mi mantengo sempre ad una certa distanza......e quando qualcuno di loro..."esagera", inizio ad urlare, faccio la figura del matto ma loro se la danno a gambe levate.



Poi ci sono i piccoli, loro sono un pò più "birichini", anche perchè sanno che comunque ad osservarli e ad intervenire ci sono sempre le loro mamme...e cosa non si fà per i figli, lo sappiamo tutti.

Termino quì questo mio ennesimo post, dedicato agli Animali, dei quali parleremo ancora abbondantemente in altri prossimi servizi.
Animali selvatici  o domestici, al bosco o che teniamo con noi in casa nostra.

Animali che comunque sono sempre in grado, finchè esisteranno di provocarci intense e meravigliose ..SENSAZIONI, animali che noi dobbiamo sempre cercare di amare e proteggere, animali che in definitiva sono nostri fratelli...perchè l'uomo non dimentichiamolo nasce animale e purtroppo lasciatemelo dire ultimamente stà facendo di tutto per dimostrare che non solo nasce animale, ma riesce ancora a comportarsi...come un 'animale, ma questo noi a differenza dei nostri "fratelli"...non possiamo assolutamente permettercelo...anche se come loro adesso dobbiamo lottare strenuamente per la...sopravvivenza!!!








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