"Senza respiro a MACHU PICCHU"

Così si arriva in quel luogo straordinario quale è Machu Picchu....senza respiro.. sia a causa del fenomeno della rarefazione dell'aria che a quota 2430 metri s.l.m si fà sentire, sia per le straordinarie immagini che all'improvviso si manifestano davanti ai fortunati visitatori che a piedi arrivano a raggiungere quella straordinaria meta.

Infatti l'ultima mezz'ora di avvicinamento presso il sito è... logisticamente... da fare a piedi, ed è proprio dopo quegli ultimi metri...un pò come già anticipato che l'aria rarefatta fà sentire persino gli zaini in spalla pesanti come le pietre che sono state disposte in quel luogo, un pò per l'emozione già percepibile durante l'intero tragitto e sempre più forte a mano a mano che ci si avvicina...che una volta arrivati a vedere MACHU PICCHU..ci troviamo davvero..senza respiro....così come ci ha spiegato Monica.

Senza respiro a Machu Picchu è rimasta la nostra Amica Monica Agostini nuova lettrice di Sensazione Natura, che ci ha inviato per condividere con tutti, una serie di bellissime foto scattate durante il suo recentissimo viaggio in PERU'.

Più precisamente, nella valle del fiume URUBAMBA dove il tempo ha consegnato agli uomini qualcosa di straordinario, misterioso ed esoterico: le antiche rovine della città di Machu Picchu.

Il sito archeologico patrimonio dell'umanità è stato eletto come una delle sette meraviglie del mondo ed è caratterizzato dalle rovine di città risalenti al periodo INCA.

Rovine che, oltre a mostrare una suggestiva bellezza, dimostrano una capacità e soprattutto una grande precisione nell'assemblaggio delle pietre. Tutto questo è stato fino ad oggi difficile da comprendere in base ai mezzi e strumenti a disposizione in quell'epoca, di quella straordinaria civiltà.

Incastonato e protetto da montagne e profondissime gole è rimasto protetto e sconosciuto per ben 400 anni, dopo che fu definitivamente abbandonato.

Tra le ipotesi più accreditate del repentino abbandono della città, vi è quella di una terribile epidemia che costrinse i sopravvissuti a lasciare il luogo, l'altra, è quella dell'abbandono della città in seguito ad una potente maledizione dopo un gravissimo atto di sacrilegio. 
In base a rigorosissime leggi religiose poteva accadere che un luogo fosse definito maledetto e  quindi non più abitabile.

La scoperta ufficiale del sito sembra risalire ufficialmente all'anno 1911, ma controverse notizie davano già il luogo parzialmente visitato.

Curioso il fatto è che la spedizione ufficiale del 1911 trovò nelle rovine della città due famiglie di contadini come abitanti, continuando ad avvalersi di quelle straordinarie opere ingegneristiche ancora perfettamente efficaci.

  

Risultati di approfonditi studi sembrano dimostrare che Machu Picchu non fosse una normale città, ma bensì, rappresentasse la residenza estiva dell'imperatore e  dell'alta nobiltà INCA.

L'accesso a tale residenza estiva era peraltro limitato ad un certo numero ristretto di personaggi.

Città o residenza nobiliare, Machu Picchu rimane un luogo suggestivo, affascinante e misterioso, un'enigma ancora oggi risolto solo parzialmente.
Tutto in quel luogo è mistero, come il fatto che i corpi recuperati negli scavi archeologici erano per oltre l'80% di solo donne e si presume che fossero vergini da impegnare nel culto del Dio Sole.

Ovviamente una delle prime domande che chiunque si pone è la seguente:...come ha fatto un popolo che non conosceva ancora l'ausilio della ruota a trasportare quegli enormi blocchi di pietra fino sulla cima della montagna?
Se la sono posta, se la pongono e chissà per quanto altro tempo ancora se la porranno, molti studiosi che stanno cercando di decifrare questo stupendo mistero....a meno che...non si scopra l'esistenza di una particolare "erba rossa" che sembra avere il potere di disciogliere la pietra, una volta disciolta si poteva ricomporla nella forma voluta e nel posto prescelto ma questa è un'altra storia!
Un uccello, il Pito, ne usava dei rametti per fare dei buchi dentro la roccia nei quali poi costruiva il suo nido, ma per il timore che potesse parlare rivelando le magiche doti di quella pianta...gli Dei gli fecero tagliare la lingua..(leggenda).

Siamo di fronte a "qualcosa" che una antica civiltà ci ha lasciato come luogo da confinare nell'ambito delle ipotesi, delle supposizioni e chissà per quanto altro tempo ancora!

Senza respiro a Machu Picchu.. è arrivata la nostra Amica Monica e senza respiro ci lasciano questi scatti fotografici da lei effettuati, sperando che senza respiro vi lascerà anche la storia di Machu Picchu...dove si respira affannosamente, ma si respira aria di una straordinaria civiltà... antica, evoluta, misteriosa e leggendaria....noi ve ne abbiamo fornito solo un anticipo.

Grazie a Monica per le fotografie e per averci lasciato per un attimo...tutti senza respiro.

Gli Admin.