TECNICA DEL BOLENTINO (CON LA CANNA)
Fermo restando quanto anticipato con il bolentino a mano e per la scelta (tipo e misura) di fili usati per un buon terminale (finale+braccioli+ami), per praticare la stessa tecnica di pesca con la canna c’è, innanzitutto, da scegliere il tipo di canna adatto.
Solitamente la canna deve essere lunga 3 metri e ne esistono due tipi basilari:
CANNA AD AZIONE DI PUNTA
dove la flessibilità è essenzialmente nel cimino, che durante la cattura di una preda, subisce la massima flessione rispetto agli altri segmenti della canna.
CANNA AD AZIONE PARABOLICA
Al contrario di quella ad azione di punta, questa sotto sforzo subisce la flessione l’intera canna assumendo un andamento a parabola da qui il nome ad azione parabolica.
Riepilogando, bisogna optare per una canna ad azione di punta in quanto più sensibile alle abboccate delle prede (in commercio c’è ne sono di tante marche e per tutte le tasce) ricordandovi che potrete praticare con questo tipo di attrezzatura il Bolentino costiero e il Bolentino di media profondità.
Alla canna bisogna aggiungere un mulinello a bobina fissa con un monofilo dallo 0,35 allo 0,40 di diametro (io consiglio un buon 0,40).
Mi raccomando, una buona battuta di pesca dipende anche dalla scelta dell’attrezzatura e perché no anche da una buona dose di fortuna.
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